L’associazione Nella Casa del Padre Mio è nata per idea del missionario comboniano Padre Giuseppe Rabbiosi per dare continuità all’intervento di sostegno umano della missione comboniana nel sud est del Ghana. Presso la sede ad Abor è stato costruito un piccolo villaggio per i bambini che per differenti motivi (mancanza dei genitori, malattia, diversa abilità, povertà estrema) non possono continuare a vivere presso le loro famiglie: parliamo oggi di circa ottanta bambini e ragazzi. Il villaggio ruota attorno alla chiesa che è il vero centro del Villaggio dei Bambini.
Vi trovano spazio anche magazzini, officine per l’istruzione professionale e per l’autoproduzione. Qui sono infine ubicate le scuole materna, elementare e media frequentate da circa 500 alunni, alcuni dei quali usufruiscono del collegio gestito da In My Father’s House. Dalla sede viene inoltre gestito l’intervento nei villaggi circostanti dove sono presenti molti asili e scuole di primo grado: le strutture vengono costruite da In My Father’s House che affianca poi le comunità di base nel reclutare e nello stipendiare i maestri, nell’allestire gli arredi e nel mantenere le strutture. L’associazione si impegna anche ad assicurare acqua potabile e a portare avanti progetti legati alla salute.
Il ciclo di studio primario che comprende il kindergarten (2 anni), la primary (6 anni) e la Junior High School (3 anni) è gratuita se frequentata presso le strutture statali. La scuola di IMFH è una scuola privata e, per parteciparvi, è necessario pagare una retta. Quando la famiglia non riesce a pagare (come è il caso di molti degli ospiti del Villaggio dei bambini) IMFH si accontenta del contributo che la famiglia può dare. Esistono diversi tipi di scuola secondaria (Senior High School o gli istituti tecnici e vocazionali) e ogni ragazzo si iscrive secondo le sue possibilità ed attitudini. Dopo la Senior High School, si può accedere al ciclo terziario di istruzione che comprende le Magistrali, gli Istituti Tecnici, l'Health Department e l'Università.
L'accesso ai vari istituti è vincolato al risultato all'esame di stato sostenuto al termine della Senior High School. Per chi ha un risultato non eccellente c'è la possibilità di frequentare corsi universitari da remoto: le università pubbliche offrono di solito un programma di frequenza a weekend alterni; molti istituti privati organizzano dei corsi per 5 settimane a Natale, Pasqua e durante il mese di agosto. Nel resto del tempo gli studenti studiano a casa. Gli studenti che completano le magistrali nei Teachers Training Colleges vengono assunti immediatamente dal Ghana Education Service e hanno quindi un impiego assicurato. Chi completa un corso a distanza non ha questa garanzia e, dopo aver presentato domanda, viene messo in lista d'attesa. Alcuni di loro vengono impiegati per un anno di National Service. Chi termina l'Health Department viene subito impiegato dal governo, mentre chi completa il politecnico e l'università deve cercarsi il lavoro.
Solo in pochi villaggi remoti, anche laddove lo Stato ha riconosciuto la scuola, si provvede completamente al corpo docente. Non è quindi una rarità avere un maestro per due o tre classi. Ci sono poi villaggi dove ancora non ci sono strutture o ci sono da poco e qui la scuola non è riconosciuta dal Governo che quindi non manda nessun maestro. Per questo motivo IMFH monitora tantissime scuole del circondario: alcune sorgono nei villaggi dove insisteva la missione di Abor prima del passaggio alla diocesi locale, altre nel territorio di quella che fu la missione di Adidome e altre nel territorio dell'attuale missione di Mafi Kumase. I maestri stipendiati da IMFH nei villaggi sono più di 100. Di solito IMFH garantisce i maestri per le classi di asilo o dei primi anni di elementari attingendo a due categorie principali di studenti.
La prima categoria è costituita dagli studenti che hanno completato la Senior High School e vorrebbero iscriversi all'università. Questi hanno un anno sabbatico tra la fine delle superiori e l'iscrizione all'università perché l'esame di stato non viene corretto in tempo utile ad iscriversi all'università nello stesso anno in cui si concludono le superiori. Questi giovani vengono definiti “Youth in Community Service” e si rendono disponibili ad insegnare nei villaggi in cambio di uno stipendio dato da IMFH (raramente integrato dagli abitanti che usufruiscono del servizio) e dall'alloggio fornito in loco. Il loro lavoro e inserimento nel villaggio viene supervisionato dal catechista del villaggio e da un coordinatore del progetto per la zona.
Un secondo gruppo di studenti che si rende disponibile per insegnare in cambio di uno stipendio sono gli studenti ammessi agli studi universitari da casa. Questi sono quanti hanno avuto una votazione intermedia nell'esame di stato alla fine delle superiori e non possono frequentare le università vere e proprie. Loro vanno a scuola dove sono iscritti a weekend alterni e per il resto studiano a casa, il che lascia loro molto tempo libero. Anche loro rientrano nel novero dei "Youth in Community Service".
Ci sono poi alcuni casi isolati di maestri che per un qualche motivo non vengono assegnati dallo stato e che IMFH arruola laddove ve ne sia necessità.
Accanto a scuole costruite e gestite dallo stato, ci sono asili che sono coordinati interamente da IMFH.
L’area da coprire e i villaggi sono ancora molti; lo Stato in qualche modo si sta impegnando nella costruzione e mantenimento di scuole sul territorio, ma una buona soluzione per coprire con scuole tutto il territorio deve tenere in considerazione il livello demografico (se resterà paragonabile a quello attuale) e il miglioramento delle strade, in modo da rendere meno difficoltoso lo spostamento da un villaggio all'altro. Purtroppo c’è un tasso di abbandono scolastico elevato. In molte scuole, essendo in villaggi remoti, lo svolgimento delle lezioni e dei programmi è lasciato alla buona volontà dei maestri.
Questi spesso, essendo stati assegnati in aree poco confortevoli, non sono molto motivati perché hanno l'obiettivo di un trasferimento più che di una buona educazione per gli studenti. Dove invece ci sono insegnanti del posto che da un lato sono più legati al territorio e dall'altro hanno maggiori prospettive di restare, le cose vanno meglio. Per questo motivo è molto importante l'opera di padre Peppino che, oltre a far studiare i giovani per diventare maestri, fa il possibile perché vengano nominati nei distretti di provenienza.
Il progetto comprende aiuti a famiglie particolarmente bisognose, anticipi e prestiti ai lavoratori, rette scolastiche per bambini che hanno bisogno di scuole speciali perché diversamente abili (non udenti, non vedenti, etc.).
Per chi frequenta un apprendistato vengono pagati gli utensili, la retta e l'assicurazione sanitaria. Inoltre IMFH possiede una casa a Sogakope dove vengono ospitate delle ragazze madri e a cui fanno riferimento delle studentesse sponsorizzate dall’associazione che studiano qui.
Le cure mediche sono un altro aspetto di particolare interesse: sono state già realizzato due cliniche, una sul territorio e una presso la sede ad Abor.
Alla collaborazione che da sempre si porta avanti con le strutture locali, si è aggiunta quella con un’associazione milanese specializzata in interventi di carattere medico che aiuta a tenere sotto controllo la salute dei bambini e ad essere più tempestivi in caso di necessità.